San Castrense
Esecuzione dei lavori Gaetano Correnti
Provenienza Monreale, chiesa del Monte di Pietà
Collocazione Museo Diocesano di Monreale
Oggetto San Castrense
Materiale legno policromo
Datazione prima metà del XVIII secolo
Attribuzione scultore siciliano
Inizio Lavori 12 aprile 2010
Fine Lavori 13 settembre 2010
Il San Castrense in legno policromo è riconducibile a scultore siciliano della prima metà del XVIII secolo. Vescovo di Capua e Patrono della città di Monreale e di tutta la Diocesi, le spoglie del Santo riposano nella cappella eponima della cattedrale normanna. La scultura presentava alcune ridipinture e tarlature diffuse. L’attento e puntuale lavoro di restauro ha restituito l’originaria viva policromia dell’opera, soprattutto negli eleganti paramenti. La solenne immagine del Santo è completata dal pastorale in argento dorato e dalla mitria ricamata con fili d’oro, opere di produzione isolana della fine del XVIII secolo.
La statua si presentava in cattivo stato di conservazione, con ridipinture sparse, fratture, lesioni e tarlature. La struttura lignea risultava in gran parte indebolita dall’azione erosiva dei tarli, subìta nel tempo. Priva di parte delle dita delle mani, la statua mostrava fratture in prossimità del basamento, nonché tarlature e grossolane stuccature, segno di precedenti inadeguati interventi. Dopo la spolveratura di tutta la superficie con pennello morbido, si è proceduto alla disinfestazione antitarlo mediante iniezioni nei fori. È stata consolidata la struttura lignea tramite iniezioni di Palaroid, opportunamente diluito. È stata effettuata la pulitura mediante impacchi di miscele solventi leggere per ammorbidire le spesse ridipinture. Si è intervenuti meccanicamente per lo sporco più resistente, riportando alla luce l’originaria pellicola pittorica policroma. Si è proceduto alla ricostituzione delle piccole parti mancanti, alla stuccatura e alla reintegrazione pittorica con velature e puntinato con colori a vernice. L’intervento è stato completato con due stesure di vernice protettiva.
Dott. Lisa Sciortino
