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Santa Oliva

Esecuzione dei lavori Antonino Aurelio Piazza

Provenienza Palermo, collezione Renda Pitti

Collocazione Museo Diocesano di Monreale

Oggetto Santa Oliva

Materiale acquaforte

Misure Cm  9 x 7

Datazione XVII-XVIII secolo

Attribuzione Incisore siciliano

Inizio Lavori 9/12/2009

Fine Lavori 11/01/2010

 

L’incisione raffigurante Santa Oliva, realizzata con la tecnica dell’acquaforte, è ascrivibile ad incisore siciliano del XVII-XVIII secolo e proviene dalla collezione Renda Pitti di Palermo. Fa parte di una serie di incisioni, esposte al Museo Diocesano di Monreale, raccolte dal collezionista e verosimilmente provenienti dal mercato antiquario.

L’opera presenta il ritratto della Santa raffigurata con la corona e la simbolica palma del martirio nella mano sinistra e incorniciata da una ghirlanda di foglie di olivo. In altro, un nastro reca l’iscrizione ALLELUJA, ripetuta due volte. In basso, un cartiglio ospita la scritta S. OLIVA. La Santa, eletta fra i Santi Patroni principali di Palermo, fu posta a protezione di uno dei quattro mandamenti della città.

L’incisione si presentava sporca, acida, infeltrita, con lacune e lacerazioni localizzate in corrispondenza dell’estremità superiore e priva dei margini. Inoltre, era stata applicata su un cartoncino di supporto mediante una striscia plastificata biadesiva.

Dopo la rimozione a strappo del supporto, si è tentato infruttuosamente il distacco del biadesivo con l’immersione in acqua deionizzata. Attesa la sua asciugatura, si è riprovato con immersione in alcool etilico, ancora una volta senza alcun risultato. Si è dunque optato per la rimozione a bisturi.

L’incisione è stata lavata in acqua deionizzata, deacidificata in soluzione semisatura di idrossido di sodio, ed infine rinsaldata con metilcellulosa (Tylose MH300P) in soluzione acquosa alla concentrazione del 2%.

Si è preferito foderare l’intera incisione con un foglio di carta giapponese, piuttosto che ricostruire i margini, essendo questa stata ritagliata a filo con il riquadro a stampa. In tal modo si è fornito un supporto sufficientemente robusto, idoneo per una ottimale conservazione. Si è adoperato come adesivo metilcellulosa (Tylose MH300P) in soluzione acquosa, alla concentrazione del 4%.

L’opera è stata montata all’interno di un passepartout doppio in cartoncino non acido, durevole per la conservazione, inserita all’interno di tasche in carta Ingres che la sostengono senza utilizzo di strisce adesive.

Dott. Lisa Sciortino    Dott. Maria Reginella

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