Sezione della cappella del Crocifisso
Esecuzione dei lavori Riccardo Mazzarino (a cura di), Elena Costantino,Vincenza Mercadante, Valeria Burgio, Giusi Mendola, Marco La Russa, Enzo Todaro
Provenienza Monreale, Cattedrale
Collocazione Museo Diocesano di Monreale, cappella del Crocifisso
Oggetto Sezione della cappella del Crocifisso
Materiale rame
Misure Cm 34,6 x 36,5 x 0,15; 20,4 x 26,4 x 0,15
Datazione 1702
Attribuzione Gaetano Lazzara
Inizio Lavori 7/10/2009
Fine Lavori 28/01/2010
L’opera, costituita da due lastre che si sovrappongono, fa parte di una serie di matrici incisorie realizzate a corredo del volume di Michele Del Giudice Descrizione al Tempio e Monasterio di Santa Maria la Nuova di Monreale. Vite degli Arcivescovi, Abbati e Signori (Palermo, 1702) da Gaetano Lazzara su commissione dell’Arcivescovo Giovanni Roano, a Monreale dal 1673 al 1703. Raffigura la Sezione della cappella del Crocifisso nel Duomo di Monreale, ubicata in fondo alla navata sinistra e commissionata dall’Arcivescovo Roano nel 1686. La lastra, LAMINA XXXII, raffigura tutta la sezione sinistra della cappella, dall’ingresso all’altare, mostrando le fitte decorazioni parietali, tra volute, elementi fitomorfi e sculture, ma soprattutto documenta la decorazione della cupola cola la Battaglia degli angeli contro Lucifero e la vittoria della Croce realizzata alla fine del Seicento dal pittore palermitano Antonino Grano e andata perduta, in pochi decenni, a causa delle infiltrazioni d’acqua.
Le matrici incisorie mostravano un leggero imbarcamento e irregolarità perimetrali. Recto e verso si presentavano diffusamente coperti da residui di inchiostro e sporco che hanno reso l’inciso poco leggibile. I pitting di ossidazione e corrosione hanno compromesso lo stato di conservazione delle matrici. La corrosione stratificata sul verso delle lastre ha provocato una cospicua esfoliazione del rame.
Dopo le analisi diagnostiche, si è proceduto all’eliminazione degli inchiostri secchi dagli incavi e dalle superfici e delle ossidazioni. Sono stati rimossi i residui di sporco sia sul recto che sul verso delle matrici. È stata quindi effettuata la lappatura delle superfici per omogeneizzare la pulitura; si è poi proceduto all’inibizione della corrosione e alla protezione finale per garantire la non alterabilità del rame agli agenti atmosferici.
Dott. Lisa Sciortino