Madonna col Bambino e San Giovannino
Esecuzione dei lavori Gaetano Correnti
Provenienza Monreale, Albergo dei poveri
Collocazione Museo Diocesano di Monreale
Oggetto Madonna col Bambino e San Giovannino
Materiale olio su tela
Datazione XIX secolo
Attribuzione Anna Turrisi Colonna
Inizio Lavori 24 febbraio 2014
Fine Lavori 20 maggio 2014
Il dipinto Madonna col Bambino e San Giovannino, esposto nella cappella Neoclassica del Museo Diocesano e completato dall’originale cornice in legno intagliato e dorato, fu realizzato da Anna Turrisi Colonna con ogni probabilità durante la fase di collaborazione e apprendistato presso la bottega del Patania, in un periodo antecedente il biennio 1836-‘37.
Il dipinto è copia della Madonna d’Alba esposta alla National Gallery di Washington e realizzata da Raffaello Sanzio intorno al 1511. La Madonna è seduta in terra che tiene su una gamba Gesù Bambino, il quale gioca con San Giovannino afferrandone la croce. Le figure sono inserite in un luminoso paesaggio bucolico.
Il dipinto si presentava in cattivo stato di conservazione. La tela, infatti, non manteneva una sufficiente tensione sul telaio ligneo, nonostante la foderatura di inizio secolo, e mostrava diverse cadute di colore. La lettura della cromia originale risultava alterata dal degrado della vernice superficiale, divenuta giallastra, e dai numerosi ritocchi ad olio, osservati con luce diretta e radente, segno di una grossolana azione manutentiva precedente.
Durante l’intervento conservativo è stata effettuata la rimozione dei depositi superficiali incoerenti tramite pennello di setole morbide. La velinatura della superficie pittorica è stata eseguita attraverso adesione di carta di riso con colletta. Smontato il telaio originale, sono stati rimossi i depositi superficiali incoerenti del verso della tela tramite l’uso di aspiratori. È stata rimossa la vecchia tela da rifodero, il beverone sottostante, ed è stata realizzata la foderatura con colla pasta. Infine, il dipinto è stato montato su nuovo telaio ligneo ad espansione calibrata. Sono state rimosse le vernici ossidate e i ritocchi alterati tramite applicazione di miscele solventi organiche calibrate e testate in fase operativa. Si è proceduto, quindi, alla stuccatura delle lacune con gesso di Bologna e colla di coniglio e alla reintegrazione pittorica a tono delle piccole lacune e delle abrasioni della superficie pittorica con tecnica riconoscibile ed equilibratura tonale generale. Infine, è stata applicata su tutta la superficie vernice a tampone e a pennello.
Dott. Lisa Sciortino